merenda nell'oliveta 2023

Ferrandina (MT)

La pianta che ha reso famosa Ferrandina anche all’estero è l’Olivo.  Tra i tanti il Patriarca, il maestoso olivo maiatica di Ferrandina che ha duemila anni. E’ considerato l’olivo più vecchio della Basilicata e se anche ce ne fosse qualche altro più anziano di lui, certo dall’alto dei suoi oltre mille anni e dei suoi 8 metri di circonferenza rimane uno degli olivi più grandi della Basilicata per età e dimensioni. Già dal IV secolo a.C. si imponeva per ciascun appezzamento di terreno la messa a dimora di almeno quattro piante di olivo così come riportato nelle tavole bronzee eraclesi ritrovate nel greto del torrente Salandrella-Cavone. Le prime notizie documentate sulla coltivazione dell’olivo nel territorio di Ferrandina, si hanno nella relazione della visita pastorale di mons. Saraceno del 1544. La coltura dell’oliveto si è sviluppata maggiormente a ridosso dell’abitato, scelta dovuta probabilmente ai contratti per l’uso del terreno, che hanno assicurato stabilità di rapporto tra coltivatori e la terra coltivata, _necessaria a garantire un’agricoltura meno precaria. In seguito gli oliveti si sono estesi su tutta la zona collinare, che costituisce la condizione climatica ottimale per la produzione dell’olio.

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