Badalucco (IM)

Badalucco è situato nella media Valle Argentina, adiacente la Rocca di San Nicolò. L’antico borgo medievale, sorto lungo il torrente omonimo, presenta tipiche case in pietra a vista site in stretti vicoli, caruggi e piazzette. Caratteristici sono i due ponti del tardo Medioevo, costruiti con forma a schiena d’asino, situati all’entrata e all’uscita del borgo. Secondo fonti storiche locali, nei pressi di Campo Marzio posto all’inizio dell’abitato, si è combattuta la battaglia fra la popolazione dei Liguri contro l’esercito dell’Impero romano nel 181 a.C. La vittoria di quest’ultimi sulla popolazione locale segnò la sottomissione della Riviera di Ponente e delle valli circostanti. In seguito divenne feudo dei Conti di Ventimiglia, fino alla metà del XIII secolo, ossia quando Genova diede inizio alla sua mira espansionistica nel ponente ligure. Nel 1258 Badalucco subì l’occupazione militare da parte della Repubblica di Genova, in lotta con Carlo d’Angiò, riuscendo nell’anno successivo (1259) ad acquistarne delle terre. Giovanni Boccanegra, per conto del Comune di Genova, riscattò le terre di Balauco, Baiardo e la metà di Buzana (le odierne Badalucco, Bajardo e Bussana) per la somma di 2.300 mila lire. Nel XVIII secolo subì l’invasione e la conseguente occupazione da parte dell’esercito austriaco (1747) e cinquant’anni dopo (1797) quella del generale corso Napoleone Bonaparte durante la calata francese napoleonica in Liguria e in Italia. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Murales e ceramica accompagnano il visitatore a riscoprire il centro storico con i bei ponti in pietra, i suoi carrugi e le vecchie botteghe medievali. Il borgo medievale conserva ancora oggi cinque passaggi: la porta di San Rocco con piccolo corpo di guardia, la porta del Poggetto, la porta di Santa Lucia sul ponte omonimo, la porta del Beo e della Castella.

Badalucco è situato nella media Valle Argentina, adiacente la Rocca di San Nicolò. L’antico borgo medievale, sorto lungo il torrente omonimo, presenta tipiche case in pietra a vista site in stretti vicoli, caruggi e piazzette. Caratteristici sono i due ponti del tardo Medioevo, costruiti con forma a schiena d’asino, situati all’entrata e all’uscita del borgo. Secondo fonti storiche locali, nei pressi di Campo Marzio posto all’inizio dell’abitato, si è combattuta la battaglia fra la popolazione dei Liguri contro l’esercito dell’Impero romano nel 181 a.C. La vittoria di quest’ultimi sulla popolazione locale segnò la sottomissione della Riviera di Ponente e delle valli circostanti. In seguito divenne feudo dei Conti di Ventimiglia, fino alla metà del XIII secolo, ossia quando Genova diede inizio alla sua mira espansionistica nel ponente ligure. Nel 1258 Badalucco subì l’occupazione militare da parte della Repubblica di Genova, in lotta con Carlo d’Angiò, riuscendo nell’anno successivo (1259) ad acquistarne delle terre. Giovanni Boccanegra, per conto del Comune di Genova, riscattò le terre di Balauco, Baiardo e la metà di Buzana (le odierne Badalucco, Bajardo e Bussana) per la somma di 2.300 mila lire. Nel XVIII secolo subì l’invasione e la conseguente occupazione da parte dell’esercito austriaco (1747) e cinquant’anni dopo (1797) quella del generale corso Napoleone Bonaparte durante la calata francese napoleonica in Liguria e in Italia. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Murales e ceramica accompagnano il visitatore a riscoprire il centro storico con i bei ponti in pietra, i suoi carrugi e le vecchie botteghe medievali. Il borgo medievale conserva ancora oggi cinque passaggi: la porta di San Rocco con piccolo corpo di guardia, la porta del Poggetto, la porta di Santa Lucia sul ponte omonimo, la porta del Beo e della Castella.

Informazioni

Programma

La Merenda di Badalucco prende il via da una passeggiata per raggiungere l’oliveta “Gaaci” coltivata dall’azienda Frantoio Roi durante la quale la guida Rossella Boeri illustrerà ai partecipanti tutto ciò che gravita intorno allacoltivazione degli ulivi, la raccolta, la produzione dell’olio EVO e tante altre piccole curiosità sul luogo prescelto. Seguirà laboratorio artistico con argilla e pratica di yoga con meditazione finale.

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Ritrovo e partenza in Piazza Duomo alle ore 14.30

Dopo 40 min circa di cammino su antica mulattiera con la guida Rossella Boeri si arriva alla location “Gaaci”

Laboratorio artistico con argilla e pratica di yoga con meditazione finale a cura dell’Ass.ne Up Arte di Badalucco con l’artista Manuela Pizzolla e l’insegnante di yoga certificata Silvia Amanzio.

La merenda è aperta a massimo 15 partecipanti

L’evento non è adatto alle persone con disabilità e ai bambini al di sotto dei 10 anni. Non è possibile transitare con passeggini carrozzine o altro lungo l’antica mulattiera.

Consigliata una copertina leggera da usare all’occorrenza durante la meditazione.

L’evento è organizzato dal Comune di Badalucco con la collaborazione di Olio Roi e Associazione Up Arte, sponsorizzato dal Panificio Asplanato di Triora e Olio Roi.

In caso di maltempo l’evento sarà rinviato.