- Regione: Puglia
La più antica delle dieci città della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Affacciata sulla valle ofantina, è lambita dal fiume Ofanto. Vuole la leggenda che Canosa sia stata fondata dall’eroe greco Diomede poco dopo la fine della guerra di Troia, intorno al 1180 a.C. Partito dalla mitica città omerica, l’argivo Diomede, sbarcato sui lidi appuli, avrebbe fondato numerose città tra le quali Argirippa e Siponto a nord, Canusion e Cannarum a sud.
Le prime tracce dell’uomo nel territorio di Canosa situata tra le Murge e il fiume Ofanto risalgono al Neolitico e proseguono nelle epoche successive, quando l’intera regione si caratterizza per lo sviluppo della civiltà daunia. Durante il VIII e il VII secolo a.C nasce un abitato arcaico con edifici di prestigio e tombe dai ricchi corredi, che si riferiscono al ceto emergente dell’epoca. Dal VI secolo d.C, Canusium divenne la sede della più importante diocesi di Puglia, raggiungendo il suo apice sotto il vescovo Sabino, con un grande quartiere episcopale e importanti luoghi di culto. In epoca longobarda, durante il VII-VIII secolo, riacquistò rilievo con i Normanni e con Boemondo d’Altavilla.
Ad oggi Canosa vive ancora nel solco della sua grande tradizione storica e culturale. Soprannominata “Piccola Roma”, per via dei suoi sette colli, Canosa è colma di ipogei e siti archeologici, distribuiti in ogni angolo della città. Alcuni dei suoi reperti più antichi sono visitabili presso il Museo Archeologico Nazionale. Canosa accoglie un turismo sempre più consapevole e attento a cogliere i valori della cultura, del paesaggio, delle tradizioni locali
IL SITO ARCHEOLOGICO DI SAN LEUCIO
Il complesso archeologico di San Leucio, situato sul colle omonimo alla periferia sud-orientale di Canosa rappresenta una straordinaria testimonianza della storia della Puglia antica. Esso, infatti, è la testimonianza monumentale di due specifici momenti storici della regione: quello ellenistico- romano e quello paleocristiano e costituisce un unicum per entrambi i periodi. Basti pensare all’architettura tanto del tempio di Minerva, che riunisce esperienze italiche con quelle provenienti dalla Magna Grecia, che della fase paleo-cristiana, quando la basilica eretta sopra il preesistente tempio pagano mostra significative analogie con la grandebasilica di Antiochia in Asia Minore e con San Lorenzo a Milano.
Scoperto agli inizi del Novecento, il sito fu scavato a più riprese tra il 1937, gli anni Cinquanta e Sessanta e poi ancora nel biennio 1976-78, parallelamente ai lavori di restauro che interessano strutture e pavimentazioni sia del tempio che della basilica cristiana. Più di recente (tra il 2005 e il 2008), con l’ampliamento dell’area destinata a Parco archeologico da parte del Comune di Canosa, l’UniversitàSapienza di Roma vi ha ripreso scavi sistematici.
Il Parco archeologico e il monumento
Attualmente, la visita al monumento di San Leucio costituisce a Canosa una rara occasione per ammirare i resti della città antica senza la pesante e invasiva interferenza della città moderna. Immersi in un paesaggio gradevole, caratterizzato dal susseguirsi di uliveti, i ruderi del tempio pagano e della basilica cristiana offrono alla vista uno spettacolo di grande attrazione. L’area destinata a Parco archeologico sottolineaulteriormente questa dimensione “naturale “del complesso archeologico di San Leucio.
L’Antiquario.
Il maggior disagio per chi visiti oggi il complesso di San Leucio come in altre aree archeologiche, è costituitodalla difficoltà di orientarsi fra le strutture superstiti e di ricondurle al loro esatto contesto di appartenenza. A questi e ad altri aspetti “critici” di lettura e comprensione del monumento nelle sue principali fasi edilizie e cronologiche, si è cercato di dare riscontro all’interno dell’Antiquario, tramite l’esposizione di un’ampia serie di elementi architettonici e della cultura materiale, e con la realizzazione di appositi supporti didattici. Nellesale dell’Antiquario sono infatti in mostra i principali manufatti relativi sia al tempio di Minerva che alla successiva basilica cristiana, con un percorso di visita articolato per sezioni cronologiche e tematiche accompagnate da pannelli esplicativi e da alcune ricostruzioni grafiche e plastiche.
Fonte: Proloco di Canosa di Puglia
Informazioni
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LUOGOParco Archeologico di San Leucio
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DATA23/05/2025
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ORARIO9.00 - 13.00
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REFERENTEMasciulli Lucia Rosaria
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EMAILluciarosaria.masciulli@gmail.com
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TELEFONO329/7413566
Programma
La Merenda di Canosa di Puglia (BT) sarà un evento imperdibile dedicato quest’anno ai bambini in un luogo magico a loro sconosciuto, immerso nella natura e nella storia, il magnifico oliveto del Parco Archeologico di San Leucio. La merenda nell’Uliveta è organizzata dal Comune di Canosa di P. in collaborazione con la ProLoco Canosa e la Fondazione Archeologica Canosina. I bambini potrenno vivere una mattinata immersa nel verde degustando una merenda ormai insolita. Durante la mattinata potranno partecipare ad attività ludiche e potranno visitare il Parco Archeologico.