Spigno Saturnia (LT)

Spigno Saturnia è un piccolo comune di quasi 3.000 abitanti situato fra i Monti Aurunci che si affacciano sul Golfo di Gaeta. E’ uno dei classici paesi ‘sdoppiati’: è infatti diviso in due agglomerati urbani: il primo, più vecchio è Spigno Superiore detto anche Spigno Vecchio; il secondo, più recente, è Spigno Inferiore, detto Spigno Nuovo. Spigno Vecchio è situato a 357 metri di altezza su Monte Petrella, una delle maggiori vette dei Monti Aurunci con i suoi 1.533 metri.  Inutile dire che è proprio qui che si conservano i monumenti e le origini storiche del paese: a partire dai resti del castello medievale, fino alle chiese di Santa Croce e San Gerardo. Grazie alla tranquillità del luogo, alla presenza di ottimi servizi alberghieri, al mangiare caserecchio e alla vicinanza dal mare che rende il clima mite sia d’inverno che d’estate, Spigno Saturnia è sempre più meta di turisti che preferiscono la quiete del posto al caos delle maggiori mete turistiche della Provincia di Latina che, rimangono facilmente raggiungibili in pochi minuti.  Il toponimo, che è stato Spigno fino al 1863, è attestato nel Catalogus Baronum (1150-1168) e deriva dal latino SPINEUS, ‘spinoso’, mentre la specificazione ‘Saturnia’ riprende uno dei nomi usati da Virgilio per indicare l’antica Italia.  Le prime notizie risalgono al X secolo. Possedimento dei conti di Traetto, che nel 1058 donarono metà del castello all’abbazia di Montecassino, nel 1363 fu venduta alla famiglia Caetani, che la tenne fino al 1467. All’inizio del XVI secolo Spigno passò dai Caetani ai Colonna e quindi ai Carafa di Stigliano. Nel 1690, alla morte senza eredi del principe di Stigliano, venne acquistata da Antonio Carafa, la cui famiglia era divenuta padrona di tutta l’antica contea di Traetto. Subì poi una progressiva decadenza, che durò fino all’abolizione della feudalità, proclamata il 2 agosto 1806 da Giuseppe Napoleone, insediatosi nel Regno di Napoli dopo la seconda rivoluzione francese. In conseguenza dei nuovi eventi, la Universitas (Comunità) fu chiamata Comune; il feudatario scomparve di scena ed il vecchio apparato amministrativo passò dagli iudices (boni homines), al sindaco, coadiuvati da alcuni decurioni (consiglieri). I nuovi responsabili del governo cittadino duravano in carica solo un anno ed il sindaco veniva scelto dai consiglieri che formavano il decurionato (consiglio comunale).  Durante la seconda guerra mondiale, Spigno fu quasi interamente distrutta dai bombardamenti dei tedeschi. Dopo il conflitto fu deciso di costruire una Spigno Nuova nella pianura sottostante Spigno Vecchia.  Le principali attrattive sono offerte dai ruderi e dalle costruzioni di origine medievale ma il turismo a Spigno non è solo storico. I principali monumenti si trovano ovviamente a Spigno Vecchio: chiese di S.Croce, di S.Gerardo – nei pressi della sorgente di Capodacqua, resti del castello. Nel nucleo nuovo hanno sede il Municipio e la chiesa di S.Giovanni Battista. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico spiccano i resti del castello medievale, comprendenti l’alta torre quadrata e alcuni torrioni cilindrici.  Durante l’anno sono tantissime le manifestazioni che si svolgono in entrambi i nuclei.L’allontanamento dalla collina ha portato a una riduzione delle antiche colture agricole, ma restano di interesse i prodotti come l’olio, le olive, gli ortaggi, le ricottine ed altri formaggi.  La Sagra della trippetta e fagioli, quella delle castagne e zeppole, prodotti tipici del luogo che danno origine a manifestazioni che riuniscono folle di turisti e visitatori ogni anno.  Prodotti tipici di Spigno Saturnia sono gli ortaggi, le ricotte e i formaggi, ma soprattutto olio e olive, coltivate e preparate in vari modi.  Principale meta di escursioni e picnic è ‘La Valle’ situata a 800 metri sul livello del mare, teatro di splendidi paesaggi.

Spigno Saturnia è un piccolo comune di quasi 3.000 abitanti situato fra i Monti Aurunci che si affacciano sul Golfo di Gaeta. E’ uno dei classici paesi ‘sdoppiati’: è infatti diviso in due agglomerati urbani: il primo, più vecchio è Spigno Superiore detto anche Spigno Vecchio; il secondo, più recente, è Spigno Inferiore, detto Spigno Nuovo. Spigno Vecchio è situato a 357 metri di altezza su Monte Petrella, una delle maggiori vette dei Monti Aurunci con i suoi 1.533 metri.  Inutile dire che è proprio qui che si conservano i monumenti e le origini storiche del paese: a partire dai resti del castello medievale, fino alle chiese di Santa Croce e San Gerardo. Grazie alla tranquillità del luogo, alla presenza di ottimi servizi alberghieri, al mangiare caserecchio e alla vicinanza dal mare che rende il clima mite sia d’inverno che d’estate, Spigno Saturnia è sempre più meta di turisti che preferiscono la quiete del posto al caos delle maggiori mete turistiche della Provincia di Latina che, rimangono facilmente raggiungibili in pochi minuti.  Il toponimo, che è stato Spigno fino al 1863, è attestato nel Catalogus Baronum (1150-1168) e deriva dal latino SPINEUS, ‘spinoso’, mentre la specificazione ‘Saturnia’ riprende uno dei nomi usati da Virgilio per indicare l’antica Italia.  Le prime notizie risalgono al X secolo. Possedimento dei conti di Traetto, che nel 1058 donarono metà del castello all’abbazia di Montecassino, nel 1363 fu venduta alla famiglia Caetani, che la tenne fino al 1467. All’inizio del XVI secolo Spigno passò dai Caetani ai Colonna e quindi ai Carafa di Stigliano. Nel 1690, alla morte senza eredi del principe di Stigliano, venne acquistata da Antonio Carafa, la cui famiglia era divenuta padrona di tutta l’antica contea di Traetto. Subì poi una progressiva decadenza, che durò fino all’abolizione della feudalità, proclamata il 2 agosto 1806 da Giuseppe Napoleone, insediatosi nel Regno di Napoli dopo la seconda rivoluzione francese. In conseguenza dei nuovi eventi, la Universitas (Comunità) fu chiamata Comune; il feudatario scomparve di scena ed il vecchio apparato amministrativo passò dagli iudices (boni homines), al sindaco, coadiuvati da alcuni decurioni (consiglieri). I nuovi responsabili del governo cittadino duravano in carica solo un anno ed il sindaco veniva scelto dai consiglieri che formavano il decurionato (consiglio comunale).  Durante la seconda guerra mondiale, Spigno fu quasi interamente distrutta dai bombardamenti dei tedeschi. Dopo il conflitto fu deciso di costruire una Spigno Nuova nella pianura sottostante Spigno Vecchia.  Le principali attrattive sono offerte dai ruderi e dalle costruzioni di origine medievale ma il turismo a Spigno non è solo storico. I principali monumenti si trovano ovviamente a Spigno Vecchio: chiese di S.Croce, di S.Gerardo – nei pressi della sorgente di Capodacqua, resti del castello. Nel nucleo nuovo hanno sede il Municipio e la chiesa di S.Giovanni Battista. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico spiccano i resti del castello medievale, comprendenti l’alta torre quadrata e alcuni torrioni cilindrici.  Durante l’anno sono tantissime le manifestazioni che si svolgono in entrambi i nuclei.L’allontanamento dalla collina ha portato a una riduzione delle antiche colture agricole, ma restano di interesse i prodotti come l’olio, le olive, gli ortaggi, le ricottine ed altri formaggi.  La Sagra della trippetta e fagioli, quella delle castagne e zeppole, prodotti tipici del luogo che danno origine a manifestazioni che riuniscono folle di turisti e visitatori ogni anno.  Prodotti tipici di Spigno Saturnia sono gli ortaggi, le ricotte e i formaggi, ma soprattutto olio e olive, coltivate e preparate in vari modi.  Principale meta di escursioni e picnic è ‘La Valle’ situata a 800 metri sul livello del mare, teatro di splendidi paesaggi.

Informazioni

Programma

La Merenda nell’Oliveta di Spigno Saturnia si svolgerà nella località di Capodacqua nella splendida cornice della sorgente e dove è solito organizzare passeggiate e scampagnate nella frescura e nella bellezza della campagna spignese. La location scelta verrà addobbata con tovaglie da pic nic, balle di fieno, esposizione di utensili antichi, animali da cortile (come conigli, galline, caprette nane, pony e cavalli), che richiamano e permetteranno di far rivivere ai partecipanti le domeniche di festa in campagna, dove i nostri nonni passavano insieme ai propri cari e amici momenti di spensieratezza e semplicità. Ci saranno degli stand del mercatino dell’artigianato locale che esporrà i propri lavori artigianali e degustazioni di prodotti tipici locali, tra i quali olio EVO, olive in salamoia e schiacciate, marzolina, frittata cieca e zeppolone. Le associazioni Proloco di Spigno Saturnia, Amici di Capodacqua e gruppo Folklorico “Le Contrate” allieteranno i partecipanti con prodotti e dolci tipici locali a base di olio extravergine d’oliva. La manifestazione vedrà il coinvolgimento dell’Associazione “Libriamoci” che allieterà le famiglie in laboratori di poesia con il poeta-maestro Mario Elpini. Verranno intrattenuti i partecipanti con la sfilata e l’esibizione alle 11.30 degli sbandieratori “Leone Rapante d Cori” e la street band Città di Caserta allieterà i partecipanti con musica dal vivo. Nel primo pomeriggio verranno organizzati giochi di una volta dai ragazzi delle associazioni (es. Gioco dell’oca, gioco della campana, i quattro cantoni, Salto della corda, Bocce, Acchiapparella a catena, Rimani a bordo, gioco con le biglie…). Inoltre l’associazione “Basket forever”, composta da ragazzi down del comune e comprensorio di Spigno Saturnia, organizzeranno delle partite di basket con i bambini presenti alla manifestazione. Per allietare la mente ed il corpo, verranno organizzate due sedute di meditazione di yoga kundalini e massaggio sonoro con il gong e strumenti ancestrali condotto da Antonella Ravmeet kaur.

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Ore 10,30 inizio manifestazione con laboratori e angolo attrezzato per bambini, partite di basket all’aperto e prima seduta di meditazione di yoga kundalini e massaggio sonoro con il gong e strumenti ancestrali condotto da Antonella Ravmeet kaur;

ore 11,30 esibizione degli sbandieratori “Leone Rampante di Cori”;

ore 12,00 apertura stand gastronomico ed esibizione del gruppo Folklorico “Le Contrade” intrattenimento musicale di organetti e tamburelli e street band “Città di Caserta”;

ore 13,30 Laboratori di poesia a cura dell’Associazione “Libriamoci” con il poeta e maestro Mario Elpini;

ore 14,30 “I giochi di una volta” organizzati dai ragazzi delle associazioni;

ore 16,00 seconda seduta di meditazione e yoga kundalini;

Il luogo scelto per la manifestazione è accessibile a tutte le persone, anche a famiglie con passeggini. Il terreno si presta ad accogliere tutti i partecipanti, anche con disabilità. Ci saranno angoli relax dove poter respirare aria pulita.

L’evento promosso dal Comune è realizzato in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio: Associazione Proloco di Spigno Saturnia, Associazione Libriamoci, Gruppo Folklorico “Le Contrade”, Associazione Amici di Capodacqua, Associazione “AIPD Sud Pontino” e “Basket Forever”, Sbandieratori “Leone Rampante di Cori”, Street Band Città di Caserta.

In caso di maltempo l’evento verrà rimandato.